giovedì 24 giugno 2010
Chiusi: Il cuore storico della Toscana
Chiusi, in provincia di Siena, è considerata dalle fonti latine una delle più antiche città etrusche .Città ricca di storia e cultura, è un centro archeologico di importanza internazionale. Di origini umbro-etrusche conobbe un periodo di grande espansione tra il VII e il V secolo a.C. dopodiche entrò nella sfera di influenza romana. Sede del ducato longobardo nel 765, conobbe presto una decadenza a causa dell'impaludamento del territorio e della conseguente diffusione della malaria. Entrata dapprima nell'orbita di Orvieto e poi in quella di Siena, divenne per breve tempo libero comune prima di essere rivenduta a Siena ed entrare quindi a far parte, nel 1556, del ducato fiorentino.
LUOGHI DI INTERESSE
Museo Nazionale Etrusco: Il museo, fondato nel 1871 custodisce urne cinerarie, vasi decorati con figure bianche, vasi di bucchero, bruniti per rassomigliare al bronzo.La maggior parte di questi sono stati rinvenuti nelle tombe presenti nel territorio di Chiusi. Al museo si può prendere appuntamento per visitare le tombe.
Duomo: La cattedrale romanica che si trova di fronte al museo, fu costruita con pilastri e capitelli romani. La navata sembra decorata con mosaici, ma in realtà fu dipinta da Arturo Viligiardi nel 1887. C' è un autentico mosaico romano al di sotto dell'altare alto.
Museo della Cattedrale: Il museo, fondato nel chiostro della cattedrale, custodisce sculture romane, longobarde e medievali. In questo museo, si possono prenotare visite alle gallerie sotterranee della città, scavate dagli etruschi e adoperate come catacombe dal cristianesimo primitivo dal secolo III al V secolo.
Le necropoli: I luoghi che gli Etruschi riservarono ai loro morti occupano le colline che fanno da cintura all’attuale abitato. Qui, nelle campagne coltivate e nei boschi, nel corso dei secoli e soprattutto nell’Ottocento, furono riportate alla luce oltre un migliaio di tombe, per lo più di famiglia, a camera. Le sepolture sono scavate nella morbida pietra arenaria, la quale, se permise di riprodurvi persino le strutture lignee delle case e di dipingerne le pareti, ne ha tuttavia facilitato il degrado, per la sua scarsa consistenza, tanto da rendere opportuno limitare l’accesso ad alcuni ipogei più famosi. Le necropoli etrusche di Chiusi, si rivelano frequentate in un arco temporale che ininterrottamente va dal IX al I secolo a.C.
Chiusi sotterranea: Il sottosuolo del centro storico è attraversato da una fitta rete di cunicoli etruschi, collegati con antichi pozzi e cisterne e spesso riadattati, nel corso dei secoli, a magazzini e cantine dei palazzi soprastanti. La funzione originaria di questo reticolo di gallerie, presenti anche in altre città di origine etrusca, era probabilmente quella di garantire il drenaggio e l’approvvigionamento idrico dell’abitato.
COME ARRIVARE
Duomo: La cattedrale romanica che si trova di fronte al museo, fu costruita con pilastri e capitelli romani. La navata sembra decorata con mosaici, ma in realtà fu dipinta da Arturo Viligiardi nel 1887. C' è un autentico mosaico romano al di sotto dell'altare alto.
Museo della Cattedrale: Il museo, fondato nel chiostro della cattedrale, custodisce sculture romane, longobarde e medievali. In questo museo, si possono prenotare visite alle gallerie sotterranee della città, scavate dagli etruschi e adoperate come catacombe dal cristianesimo primitivo dal secolo III al V secolo.
Le necropoli: I luoghi che gli Etruschi riservarono ai loro morti occupano le colline che fanno da cintura all’attuale abitato. Qui, nelle campagne coltivate e nei boschi, nel corso dei secoli e soprattutto nell’Ottocento, furono riportate alla luce oltre un migliaio di tombe, per lo più di famiglia, a camera. Le sepolture sono scavate nella morbida pietra arenaria, la quale, se permise di riprodurvi persino le strutture lignee delle case e di dipingerne le pareti, ne ha tuttavia facilitato il degrado, per la sua scarsa consistenza, tanto da rendere opportuno limitare l’accesso ad alcuni ipogei più famosi. Le necropoli etrusche di Chiusi, si rivelano frequentate in un arco temporale che ininterrottamente va dal IX al I secolo a.C.
Chiusi sotterranea: Il sottosuolo del centro storico è attraversato da una fitta rete di cunicoli etruschi, collegati con antichi pozzi e cisterne e spesso riadattati, nel corso dei secoli, a magazzini e cantine dei palazzi soprastanti. La funzione originaria di questo reticolo di gallerie, presenti anche in altre città di origine etrusca, era probabilmente quella di garantire il drenaggio e l’approvvigionamento idrico dell’abitato.
COME ARRIVARE
In auto da Nord Autostrada del Sole A1 direzione Roma uscita Chiusi - Chianciano Terme;
In auto da Sud Autostrada del Sole A1 direzione Firenze uscita Chiusi - Chianciano Terme;
In treno Stazione di Chiusi Chianciano Terme.
ENOGASTRONOMIA
In auto da Sud Autostrada del Sole A1 direzione Firenze uscita Chiusi - Chianciano Terme;
In treno Stazione di Chiusi Chianciano Terme.
ENOGASTRONOMIA
Il piatto locale per eccellenza sono i "Pici": della pasta fatta con farina ed acqua e si "appicia" in fili sottili con il palmo della mano. Con il pane raffermo si fa la "Panzanella", un'insalata condita con olio abbondante e arricchita di aromi come la cipolla, il basilico, la nepitella, oppure la "Ribollita", composta da fette di pane bagnate con brodo di fagioli. Farina di grano impastata e cotta in olio dà il "Rivoltolo". Fino a poco tempo fa con la farina di granturco si faceva un tipo di schiacciata che veniva messa a cuocere tra due foglie di cavolo. Ugualmente tra due foglie, ma di felce, si presenta il Ravaggiolo, che è una specie di cacio tenero tradizionale della zona. Ancora con il pane abbruscato al fuoco vivo, con olio nuovo e uno spicchio d'aglio strusciatovi sopra si fa la "Bruschetta". Polli girati, la "nana"(anatra), l'"ocio"(oca), la porchetta cotta con il sale, aglio e rosmarino, il cappone arrosto, la faraona o il coniglio con le carni che dalla campagna sono emigrate nei ristoranti delle città.A questi si aggiungono antipasti tipici con crostini di milza o di fegatini, piatti di mezzo composti da cacciagione e funghi, il "Pansanto" (fettina condita con cavolfiore lessato, aceto ed olio), la tanto celebrata "bistecca fiorentina", il tutto accompagnato dalla "ciaccia" (schiacciata condita con olio) o dal tipico pane toscano senza sale per non offendere gli altri sapori. Un altro aspetto importante della gastronomia sono i dolci: troviamo i "cantucci", biscottini alle mandorle, da intingere nel Vinsanto prodotto localmente, il "lattaiolo", simile alla crème caramel, il "castagnaccio", la "ciaccia dei morti", dolce stagionale per le feste di Novembre, e i "grogetti" i tipici dolci di carnevale.
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